Fonte: tuttoseried.com 

Un arbitro che ha la fortuna di dirigere le partite di Serie A può guadagnare fino a 200.000€ ogni anno; molto più bassi i livelli dei compensi nelle categorie inferiori, tant’è che alcune volte non sono sufficienti neppure per le spese del viaggio.

Secondo il Presidente dell’Aia (Associazione arbitri italiani), Marcello Nicchi, lo stipendio di un arbitro in Italia non è sufficiente per permettere ad un direttore di gara di mantenersi anche dopo il termine della carriera, previsto all’età di 37 anni a livello internazionale e a 45 anni per quello nazionale.

Per questo motivo si sta riflettendo sull’introduzione di un fondo di solidarietà, per una durata di massimo due anni, con il quale si darà supporto all’arbitro che terminata la carriera nel rifarsi una vita lavorativa. Queste dichiarazioni hanno focalizzato l’attenzione dell’opinione pubblica sulla figura dell’arbitro, portando molti tifosi, ma anche dei semplici curiosi, a chiedersi quanto guadagna un arbitro dilettante.

La maggior parte degli arbitri italiani fruisce rimborsi minimi con cui a malapena è possibile coprire le spese necessarie agli spostamenti; questo dipende principalmente dal livello delle partite arbitrate.

Per questa categoria i guadagni relativi agli spostamenti effettuati per le trasferte sono i seguenti:

30 euro fino a 25 km dalla sede arbitrale; 38 euro fino a 50 km; 42 euro fino a 75 km; 52 euro fino a 100 km; 57 euro fino a 150 km; 68 euro fino a 200 km; 78 euro fino a 250 km; 88 euro fino a 300 km.

I rimborsi corrisposti per questo lavoro sono veramente irrisori e spesso non coprono neanche le spese per gli spostamenti, in aggiunta talvolta vengono corrisposti dei buoni pasto rispetto alle categorie più basse: lavorare in questa categoria serve principalmente ad imparare il più possibile. Va anche detto a proposito che è raro essere chiamati per spostamenti superiori a 50 km poiché le sedi arbitrarie sono molto diffuse con una media di una per provincia; pertanto è più semplice che venga chiamato un professionista più vicino.