Foto: ASD Sangiovannese 1927

Viola Vasarri di Forza Sangio ha fatto una chiacchierata con Marco Landi, il nuovo direttore sportivo della Sangiovannese femminile. Landi è nato a Pisa nel 1959 ed ha iniziato il suo percorso nel calcio femminile nel 2010/2011 come responsabile del settore giovanile del Valdarno AS diventato poi Castelfranco Femminile.

Nel 2017 il Castelfranco viene acquistato dall’Empoli FC e Landi viene promosso direttore sportivo dell’Empoli Ladies, squadra partecipante al campionato di serie A. Nelle 5 stagioni ad Empoli due promozioni dalla B, una retrocessione e due salvezze. Nel 2020/21 conquista il sesto posto in serie A e porta 5 giocatrici in nazionale. Disputa il campionato con una rosa di età medi 21,03 anni, la rosa più giovane d’Europa.

V: “Benvenuto a San Giovanni Marco, ci puoi raccontare da dove arrivi e della tua esperienza personale?”

M: “Sì, volentieri! Ho iniziato in società dilettanti, sono stato a Empoli per 5 anni e ho fatto tre campionati di serie A e due campionati di B. Ho avuto molte soddisfazioni in quanto 5 ragazze dell’Empoli sono arrivate in nazionale maggiore e una sta facendo proprio in questi giorni il campionato europeo. Inoltre, 12 o 13 ragazze giocano attualmente in società di serie A e di serie B.”

V: “Perché hai scelto una piazza come San Giovanni Valdarno?”

M: “Ci sono diversi motivi per cui ho scelto di venire qui. Prima di tutto perché, a volte, ho bisogno di tornare indietro per ripartire cercando nuovi stimoli. Inoltre, a San Giovanni c’è un buon livello del calcio femminile e anche una bella tradizione. Mi piacerebbe molto riuscire a creare un settore giovanile importante perché penso che possa essere un arricchimento per tutti. Addirittura, entro metà luglio andremo a Roma per cercare una collaborazione con la AS Roma femminile.”

V: “Hai dei progetti molto ambiziosi, ti piacciono le sfide?”

M: “Quelle sempre. Solo avendo obiettivi molto alti si possono raggiungere risultati importanti e ottimi livelli. Oltre a questo, mi piacerebbe poter portare a San Giovanni un trofeo a cui possano partecipare squadre femminili di livello, perché a San Giovanni vogliamo il calcio femminile che conta. Visto che la società calcistica ha un seguito molto importante a livello maschile, il mio desiderio sarebbe che anche il calcio femminile fosse seguito con altrettanta passione: la maglia è la stessa e i colori e sono gli stessi.”

V: “A livello italiano, come siamo messi?”

M: “Purtroppo, non benissimo. È necessario che il calcio femminile inizi ad essere visto al pari di quello maschile perché non è possibile che ancora noi si sia così indietro rispetto al resto dell’Europa. Nel nostro ambito, il mio sforzo sarà quello di dare un aumento di visibilità perché penso che si possano raggiungere obiettivi importanti.

V: “Marco vuoi aggiungere qualcosa per i sangiovannesi e non solo che ci stanno leggendo?”

M: “Sì, vorrei fare un appello soprattutto ai genitori che hanno bambine che possono essere interessate a giocare a calcio: nei prossimi mesi faremo degli open day per far conoscere la nostra attività e sarà possibile fare delle prove. Per finire, voglio solo aggiungere che il calcio giocato deve andare al di là delle divisioni fra maschi e femmine. È uno sport bellissimo e per tutti!”