Che non sappia stare fermo e cosa abbastanza nota, da qui a pensare che prendesse auto e bagagli per emigrare seppur provvisoriamente in Francia ce ne correva. C’è ora anche la tappa di Courchevel nella vita professionale dello chef sangiovannese Mauro Consolati, che ormai da qualche settimana si trova nella rinomata località montana francese, nel dipartimento della Savoia, a 1850 metri di altitudine e che ospita, pensate un po’, hotel a cinque stelle, ristoranti pluripremiati e attività commerciali di lusso. Non è un caso che è stata ribattezzata dalla stampa la “Montecarlo innevata”, un posto d’elite nel quale è stato chiamato da un imprenditore italiano (CLICCA QUI), che già conosceva da tempo, per dare risalto alla cucina italiana e in particolar modo a quella Toscana. Non proprio un rifugio o una classica malga trentina diciamo così, un ristorante stellato con prezzi equiparati al tenore di vita del posto e che lo ospiterà fino al prossimo Aprile quando, tolti gli scarponi da sci, sI rivestirà in versione del tutto balneare per ospitare amici e commensali a “La Valletta Beach Club” di Castiglione della Pescaia. Nel frattempo impartisce lezioni di cucina italiana e toscana ai francesi. Che, col massimo rispetto, sotto questo punto di vista, ci hanno sempre capito poco e nulla.

Nella foto Mauro Consolati assieme a mister Cesare Prandelli