Di Massimo Bagiardi

Non facevo parte del partito di coloro che “è una squadra palesemente costruita male” ma onestamente questa Sangiovannese sta sorprendendo anche me. Da una parte sapevo che non poteva essere quella del pre-campionato, dall’altro temevo il rendimento o l’impatto di alcuni nuovi che almeno inizialmente avrebbero potuto dare molto meno di quello che in effetti avevano nelle gambe. Il nostro – e ci mancherebbe – sarà un cammino tortuoso visto che mancano la bellezza di 36-38 punti al traguardo ma la squadra vista in queste prime tre partite fa proprio venire voglia di andare allo stadio. Corre, lotta, sa stringere i denti, tenere testa ad avversari ben più dotati tecnicamente come i tre trovati ad oggi sulla nostra strada e – sopratutto – non ha paura cosa questa forse più importante degli aspetti sopraccitati. Insomma, un gruppo totalmente diverso per atteggiamento di quello “ammirato” lo scorso anno da Dicembre in poi in particolar modo dove – e siamo d’accordo – ha fatto anche vittorie importanti ma non ha mai convinto eccezion fatta per un paio di occasioni derby tra tutti sul piano caratteriale. Lo speravo, volevo credere che la Sangiovannese di oggi avesse il carattere di Simone Calori e per ora ci ho preso con mia grande soddisfazione e di tutti coloro che hanno a cuore le sorti della nostra squadra. Perché l’ex centrale difensivo avrà sicuramente tanto da migliorare, studiare bene e di più per diventare “bravo” ma in fatto di temperamento ed abilità nel trasmettere la sua proverbiale grinta credo che abbia pochi eguali in categoria. E per gli obiettivi che ci siamo posti, per la bassa età media della squadra sta dimostrando di essere il condottiero perfetto anche se poi sarà solo il campo col tempo a certificare questo. L’ho scritto anche ieri sera sul mio profilo Facebook: è un gruppo che non lesina impegno, i giovani in particolar modo danno tutto e perfino di più ed è questa a mio avviso la cosa più importante anche ben oltre al fatto che Guidotti s’è sbloccato e che Mencagli sia ben altro giocatore (positivamente parlando) dello scorso campionato. Tolgo Piccardi che ha già conosciuto giovanissimo la Serie D due anni fa a Sasso Marconi e pure Baldesi, che per me ha qualità superiori a molti suoi coetanei, ma veder gente come Tafani o Kondaj tecnicamente ancora da “sgrezzare” giocare e sacrificarsi in questo modo per la squadra reputo sia la vittoria più importante del nostro mister fino ad oggi. Nel calcio come nella vita gli stimoli sono alla base di tutto, ho visto in queste tre partite una squadra che prima di calciare in porta ha sopratutto fame e allora perché non sognare anche qualcosa in più di una “semplice” salvezza ? Che non vuol dire arrivare tra i primi tre bene intendersi ma compiere un cammino che ci tenga ben lontano da quelle zone che mettono chiara ansia tra tifosi e giocatori. Se riuscissimo nell’intento di arrivare a Dicembre con almeno altri 25 punti sarebbe facile pensare alla Sangio di due anni fa, a quel gruppo che magari sotto il profilo qualitativo non era eccelso ma che in campo ha sempre dato tutto e le presenze al Fedini come in trasferta lo certificavano. Per tutte queste ragioni non precludiamoci niente, a tornare indietro siamo sempre in tempo…. speriamo anche no !!!

Foto by Ottica Shop di Sandro Merli