Scritto da Massimo Bagiardi – Foto: Alessio Cottoni (ASD Sangiovannese 1927)

Il pareggio di ieri non lo si può definire malvagio ma nemmeno così “pesante” da essere al settimo cielo. L’1-1 a Città di Castello, alla fine della fiera, per come è maturato, può essere anche accettato ma se uno analizza bene la partita, soprattutto nel secondo tempo, si può notare come i locali avessero una paura bella marcata di perdere e noi, di contro, non siamo stati capaci di affondare il coltello nella piaga anche complice uno schieramento che, personalmente, mi ha lasciato abbastanza stupito. Mi sono informato a fine partita, tutti stavano bene e in ragione di ciò non mi capacito come si possa mettere un Baldesi a supporto delle due punte e tenere in panchina tre giocatori come Sacchini, Vanni e Zhar che sappiamo bene quale apporto possono dare. Soprattutto il marocchino, mi attendevo da un momento all’altro il suo ingresso e invece è rimasto a sedere per tutto l’arco della gara tra lo stupore di tutti, siamo sinceri. Non so bene il perché, avrà avuto i suoi buoni motivi per farlo ma la gestione totale della squadra, tra 11 iniziale e successivi cambi, almeno a me ha lasciato molto a desiderare, per non dire pensare. Alla luce di questo per quello che il campo ha regalato il bicchiere resta mezzo vuoto, abbiamo rimesso le sorti in parità su di un calcio di rigore ma dopo questo episodio potevamo e dovevamo fare di più giusto per dare un pizzico in più di brio a un finale di stagione che, con tre partite che restano, poteva avere una parte stimolante diversa a quella che stiamo vivendo. D’accordo, va benissimo essersi praticamente salvati a tre giornate dalla conclusione, ricordo bene cosa è successo lo scorso anno tra conti per evitare i play-out, intrecci di classifica e via dicendo ma nel calcio, come nella vita, il passato conta fino a un certo punto e un eventuale successo in terra umbra poteva anche consegnarci un finale di stagione diverso. Cerchiamo, almeno, di poter ottenere più punti da qui al prossimo 7 di maggio e poi tireremo ufficialmente le somme. Infine vorrei spendere due parole sul post che la società di casa ha pubblicato su Facebook poco dopo il triplice fischio. Ci hanno accusati di aver giocato come se fossimo in procinto di qualificarci per la Champions, a parte che certe cose su di un profilo ufficiale della società non dovrebbero apparire a mio modo di vedere ma oltre a questo vorrei sottolineare che a ieri non potevamo dirci, matematica alla mano, completamente salvi. E visto che hanno la memoria corta, giusto per controbattere al tutto, ricordo come lo scorso anno a situazione invertita non c’è stato regalato un bel niente. Giustissimo così, occorre essere leali a questo gioco. Ma ricordiamocelo sempre e non soltanto quando ci fa comodo.